PASSIONISTI | Parrocchia Sante Rufina e Seconda - Chiesa di S. Gemma Galgani

La Beata Maria Crocifissa, al secolo Rosa Curcio, nacque a Ispica (Ragusa) il 30 gennaio 1877, in una famiglia benestante. Dopo la scuola elementare, nonostante fosse portata per lo studio, il padre le impose di dedicarsi ai lavori femminili. Avida di conoscenze, trovò conforto tra i libri della ricca biblioteca familiare, leggendo la Vita di Santa Teresa di Gesù. Pur ostacolata da suo padre e dai parenti nella frequenza ai sacramenti e in ogni altro impegno di vita cristiana, all’età di tredici anni si iscrisse al Terz’ordine Carmelitano, assumendo il nome di sr M. Crocifissa. Risale a quell’epoca la sua prima esperienza mistica: «Mentre ero intenta ad un’occupazione mi sembrò di vedere il Cuore di Gesù, e chiamandomi col mio nome di Rosa del mio cuore, mi scoprì il suo Divin Cuore e lessi questa espressione scritta a caratteri d’oro» (Ricordi).

Dopo la morte del padre, trascorse un breve periodo presso le Suore Domenicane di Ispica; quindi, con il benestare del Vescovo di Noto, Mons. Giovanni Blandini, raccolse attorno a sé altre giovani Terziarie Carmelitane, conducendo vita comune nella casa paterna, dedicandosi alla preghiera, alla penitenza, all’accoglienza di ragazze e alla loro istruzione cristiana e umana. Trasferitasi nel 1912 a Modica, assunse con le compagne la gestione del Conservatorio “Carmela Polara”, casa per orfane ed educande. Inutilmente il successore del Vescovo Blandini, Mons. Giuseppe Vizzini, cercò di convincere Sr. Maria Crocifissa ad entrare in una congregazione diocesana di spiritualità domenicana.

Vista la chiusura da parte del Vescovo, trascorsi lunghi anni di sofferenza silenziosa, Sr. Maria Crocifissa pensò di trasferirsi altrove. Giunta a Roma il 17 maggio 1925 per assistere alla canonizzazione di Santa Teresa di Gesù Bambino, incontrò un Padre Carmelitano, Padre Lorenzo Van Den Eerembeemt, con il quale condivise il proprio ideale di vita ed il progetto di dare vita ad una Congregazione che fondesse insieme il carisma della vita contemplativa e quello della vita attiva. Insieme a Padre Lorenzo raggiunse la cittadina di Santa Marinella, sulla costa laziale a nord di Roma, dove si stabilì insieme alle compagne il 3 luglio 1925.

Sr. Maria Crocifissa scrive nel Diario spirituale: «Padre mio, Gesù ha bisogno di queste anime restauratrici della povera umanità, me lo ripete sempre con diverse e mille espressioni sempre nuove, il Cuore di Gesù Eucaristico. È una delle importanti Missioni che ci ha affidato in questa novella Istituzione. Ecco perché ci ha portato in questo paese che vive nell’indifferenza, non sente nessun bisogno di Dio, non pensa che ha un’anima da salvare» (3/12/1925). Nel 1930 la piccola comunità di religiose ottenne il riconoscimento ecclesiastico da parte del Cardinale di Porto – Santa Rufina, Tommaso Pio Boggiani. Gradualmente il piccolo istituto delle “Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù” crebbe in Italia e all’estero. Nel dicembre 1947, poco dopo la fine della guerra, Sr. Maria Crocifissa inviò le prime religiose in Brasile.

Il progetto di Sr. Maria Crocifissa e della sua Congregazione è semplice: “portare anime a Dio”. Scrive ad una Suora: «Nel Cuore SS. di Gesù abbandoniamoci e viviamo in questo Oceano di fuoco d’amore, per avere la luce, la forza nelle nostre azioni, per comunicare tale luce d’amore alle anime a noi affidate, con la carità, con la dolcezza e umiltà della Sorgente Eucaristica. Beata l’anima che vive con questo intimo segreto dei Santi! Sforziamoci di raggiungere anche noi questo grado d’Amore che è il segreto della perfezione religiosa che abbiamo giurato di raggiungere, farci sante! Nella vita attiva è di sostegno l’intimità con Dio e si deve acquistare a qualunque sforzo perché è essenziale per i disegni divini su ciascuna di noi, far del bene alle anime è la nostra Missione , ma questa attività dovrà finire in noi la perfezione, l’Amore verso Colui che ci ama infinitamente» (14/6/1939).

Sr. Maria Crocifissa morì a Santa Marinella il 4 luglio 1957, all’età di ottant’anni. Nel 1991 il suo corpo fu traslato nella Casa madre della Congregazione da lei fondata, a Santa Marinella. Il 12 febbraio 1989, S.E. Mons. Diego Bona, Vescovo della diocesi di Porto – Santa Rufina, avviò la fase diocesana del processo di Beatificazione, conclusosi infine con il Decreto sul Miracolo, il 19 ottobre 2004. Sr. Maria Crocifissa è stata beatificata nella Basilica di San Pietro in Vaticano, il 13 novembre 2005 sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI.

A cura di d. Roberto Leoni

Da: www.diocesiportosantarufina.it