A conclusione del Cammino Passio-Giovani I’MPOSSIBLE 22-23, nel giorno della memoria liturgica di Sandra Sabattini, vi raccontiamo del nostro viaggio sulle orme di Sandra. Abbiamo scelto Sandra come testimone e compagna di viaggio del gruppo Passio-Giovani perché la sua è una storia in cui tanti possono riconoscersi. Siamo partiti il 29 Aprile, e proprio quello stesso giorno del 1984 Sandra è stata chiamata in cielo. Essendo anche il giorno del compleanno del Beato Pio Campidelli, poco dopo essere arrivati abbiamo animato la celebrazione in suo onore presso la sua casa natale a Poggio Berni.
È stato un momento di grande raccoglimento ed era presente anche il Vescovo di Rimini, che ci ha ricordato che tutti siamo chiamati a seguire il Signore, perché su tutti c’è un progetto di bellezza da realizzare. Ma è soprattutto in Cattedrale a Rimini, che abbiamo vissuto l’esperienza più grande e bella!
La mostra dedicata a Sandra è stata resa ancora più speciale dalle testimonianze delle sue amiche di adolescenza. Pensate come abbiamo potuto percepire Sandra viva in mezzo a noi, scoprendo tanti preziosi aneddoti sulla sua vita e facendo domande su ciò che Sandra pensava!
Il desiderio che aveva Sandra di servire i poveri e i disabili scaturiva da una sorgente spirituale: l’amore di Dio.
A 14 anni capí già che per dare senso alla vita occorre fare «una unità di esistenza con Dio». Dialoga con lui nella preghiera. Ma non è facile.
Non voleva vivere seguendo “la massa”. Sapeva di aver ricevuto il dono di dare la sua vita ai più poveri.
A 16 anni scrisse:
«Dire scelgo i poveri: ora è troppo facile, non serve a niente se poi quando esco è tutto come prima. No, dico: scelgo Te e basta».
Tanti oggi possono identificarsi in lei: studenti, fidanzati, operatori sociali. Ricordiamo soprattutto le parole di Sandra quando tornò dal primo campo di condivisione a Canazei, dopo aver fatto servizio con i disabili: “Ci siamo spezzati le ossa ma questa è gente che non lascerò mai”.
Al termine di questa esperienza portiamo a casa un rinnovato senso di comunione, tra noi e con Dio, ma soprattutto la scelta di vivere con gioia il momento presente fissando gli occhi del cuore in alto.